Albissola Marina presenta:

Girinbricco

Uligure sono i cosiddetti “bricchi” cioè piccole colline che si susseguono degradando verso il mare e creando un vero dedalo di piccole valli che custodiscono gelosamente i loro tesori fatti di storia e natura.
La loro conformazione fa sì che si possano incontrare in spazi molto vicini fra di loro, ambienti dalle caratteristiche molto diverse.
L'uomo vive in questi ambienti da tempo immemorabile al punto di diventare parte importante dell'ecosistema: la creazione delle “fasce” , i terrazzamenti utilizzati per il pascolo e l'agricoltura ha reso possibile la presenza di flora e di fauna che in parte dipendono da questo particolarissimo ambiente creando fragili e meravigliosi equilibri di cui dobbiamo tutti esserne custodi.
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Un'esperienza diversa per tutte le stagioni

Girinbricco

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La lezione che i bricchi ci danno è che se ci avviciniamo con il giusto rispetto, sapranno essere generosi di frutti, di acqua, di frescura e di bellezza ma se non lo facciamo, i pendii diventano frane, i ruscelli colate di fango e i boschi bruciati orribili deserti.
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Tra arte e natura!

Il sentiero

Il sentiero parte dal molo della Margonara e attraversa il centro storico di Albissola Marina, passando nei pressi di Parco Puccio e di alcune delle fornaci di ceramica storiche. Si passa per la bellissima piazza della Concordia e per il cimitero monumentale per tuffarsi poi in una delle tipiche creuze liguri, le strade strette fra muri di pietra per arrivare a Villa Faraggiana e il suo parco. 
Da qui si prosegue in un'altra creuza per arrivare infine a località Grana, dove inizia il sentiero vero e proprio. Si attraverso subito il rio, lo si costeggia tenendolo sulla sinistra e si inizia a salire passando prima fra orti, per poi passare subito nella macchia e nel bosco. Si giunge ad un tornante dove si riconoscono i ruderi di Case Male del Persico, poi il sentiero procede in piano fino ad un secondo tornante che incrocia diverse
linee elettriche.

12,7 km di percorso

Tra arte e natura

Da qui il sentiero percorre il crinale fino al bivio dell'anello. Proseguendo verso destra. Si prosegue lungo il crinale fino a Bric della Seia e Bric della Beata, arrivando fino ad un passo in cui raggiungiamo Via Ranco, in comune di Savona che poi prosegue fino ad intersecare l'Alta Via dei Monti Liguri. In queste zone sono ancora riconoscibili diverse opere militari (trincee e riservette) risalenti alla seconda guerra mondiale. Il nostro tracciato prosegue lasciando alla destra la cima di Monte Cucco per passare alla destra orografica della valle, fino al Passo di Pian del Grano, dove si gira in maniera decisa a sinistra, percorrendo ad un livello più basso la valle, con un percorso che diventa dopo breve pianeggiante raggiungendo il bivio dell'anello, da cui ci si ricongiunge con il tratto già percorso in salita.
Lo sviluppo totale è di 12,7 km fra andata e ritorno, raggiungendo l'altezza massima di 383m slm di Bric della Beata e può essere suddiviso in due parti: dal molo della Margonara e ritorno con 4,44 km di sviluppo e da Grana al Passo di Pian del Grano e ritorno di 8,132 km
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